C’è una cosa che forse non conoscete, e che accomuna noi host SlowStay, è la totale perdita di razionalità quando si tratta di acquistare gli accessori per le nostre strutture.
Per quanto siamo un pò tutte in fissa con l’estetica e il design nelle nostre case private siamo più pragmatiche, ed è facile che tutte le nostre aspirazioni vengano coinvogliate nelle strutture a suon di: dai è un investimento!
Insomma mentre noi ci abbeveriamo ancora dai vasetti di Nutella finiti, troviamo assolutamente normale investire mesi di ricerche e ingenti somme in manufatti artigianali per per le nostre strutture.
È però nelle tazze che si toccano le vette più alte.
Mentre noi facciamo colazione con i tazzoni dei punti del Mulino Bianco residuati degli anni ‘80, che hanno superato indenni 5 traslochi e 2 figli, nelle nostre strutture, l’uovo, si serve nei Fabergè.
Veronica de la Celeste Galeria si sta dannando l’anima da quando ha dipinto le pareti carta zucchero scuro per trovare tazze uguali a quel colore. Ha pure provato a rubare quelle di Casa Marzapane durante una gita in Abruzzo.
Manuela è addirittura arrivata a regalargliene di simili… ma Veronica niente, resta fissata con le tazze di Manuela!
È una missione impossibile avere le sue tazze, già lo sa!
Silvia di Podere San Bartolomeo piange ancora per una Limoges del mercatino frantumata accidentalmente a cui aveva legato il suo cuore.
Bruna del Poderere la Gualda Vecchia, solo ceramiche artigianali toscane a km zero.
Elisabetta a il Sassoscritto invece gira il mondo proprio, per trovarle tutte a forma di animali.
Claudia di Luccicamare voleva solo i suoi colori preferiti e quando le ha finalmente trovate in Sicilia, ha scoperto che erano fatte a Treviso (lei è trevigiana).
Daniela Baglio Cappello mi ha proprio scritto: “Ne avevo comprato un set per casa mia ma erano troppo belle e le ho messe nel b&b”, tanto per farvi capire come ragioniamo.
Ilaria di Maison de la Montagne le ha fatte serigrafare con il suo logo, e che cavolo quando si parla di immagine coordinata si deve fare bene eh!
Anche Cristina e Valentina di Caravanilia hanno scelto la stessa cosa ma con i nomi di ogni singolo appartamento.
Quando invece visiterete la Tenuta_la_Borina troverete solo servizi di ceramica inglese.
anche io (Livia di CasePoggio) casco lì con la mia collezione di transferware rosse tutte diverse.
Casale Centurione che ve lo dico a fare… artigianali abruzzesi, con tanto di decoro tratto dal vestito tradizionale delle donne di Scanno.
Poi c’è il design ultra moderno e ironico di Caterina al b&b Curù con le porcellane olandesi dipinte con “la donna al bagno”.
il minimalismo total white di Cecilia Villino Rinaldi
o il verde felce di Alessandra Pietra d’acqua.
E poi quando credi tutta fiera, di essere una che fa tutto hand made, devi sempre pensare che c’è qualcuno che ti supererà a destra, e ti arriva Federica Rocambola che se le fa da sola!!!
No, i bicchieri, ok non le tazze; lo so, ma tranquilli che è solo una questione di tempo ,arriverà in futuro un nuovo host slow a dirmi: ho comprato il forno per cuocere la ceramica così mi faccio le tazze, sai è un investimento!